Il Giandujotto di Torino verso l’IGP grazie al Maestro Guido Castagna
Sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte è stata pubblicata la proposta disciplinare per il riconoscimento IGP del Giandujotto.
Con la pubblicazione della proposta si conclude un lungo periodo di indagini durante il quale il Maestro Guido Castagna, insieme al Prof. Peira, dell’Università di Economia di Torino, Prof. Zeppa dell’Università di Agraria, prof.ssa Genesin della Facoltà di Giurisprudenza, il Prof. Peruccio del Dipartimento di Design del Politecnico di Torino, oltre a tanti altri imprenditori e produttori sono stati chiamati in causa per la salvaguardia del principe dei cioccolatini.
“Un lavoro che dura da quattro anni – spiega il Maestro Castagna – ma necessario per la difesa di un prodotto che, oltre ad essere un’istituzione, ha dato tanti posti di lavoro e chissà quanti, con questa certificazione, potrà dare”.
Il dossier è stato trasmesso al Ministero delle Politiche Agricole, dove si lavorerà per affinare la proposta del disciplinare, cioè il documento che fisserà gli standard del prodotto. E, in particolare, ecco gli ingredienti proposti:
- Nocciola Piemonte I.G.P. tostata: dal 30% al 45%
- Zucchero semolato di barbabietola o zucchero di canna raffinato: dal 20% al 45%
- Cacao (fave di cacao e/o massa di cacao e/o burro di cacao e/o cacao in polvere): minimo 25%
Per arrivare al traguardo però saranno fondamentali i prossimi mesi. Dopo la presentazione del disciplinare, inizia la fase di raccolta delle osservazioni, dove aziende, associazioni di categoria e produttori invieranno le loro richieste di modifica del modello alla base del futuro Igp.